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Per sopravvivere oggi nello spazio digitale, le aziende e gli imprenditori devono avere una forte presenza on line. Va da sé che i tradizionali modelli di business sono cambiati radicalmente con l’avvento di internet. L’era digitale ha creato diverse opportunità sia per gli aspiranti imprenditori che per chi aveva un’azienda già avviata. Il mercato globale è infatti facilmente raggiungibile, basta un computer ed una buona connessione wi-fi.
Artisti sconosciuti possono affermarsi su internet nel giro di una notte, le aziende possono incrementare i propri profitti nei nuovi mercati con costi minimi, ed i consumatori possono scegliere e spiegare perché scelgono o non scelgono di acquistare un particolare prodotto.
Il mondo digitale infatti ha creato opportunità senza precedenti per la crescita e l’evoluzione delle aziende. Di contro però, l’era digitale rappresenta anche nuove sfide per il mondo dei marchi. La gestione globale della proprietà intellettuale è complessa e la tecnologia digitale cambia costantemente e a ritmo crescente. Molti responsabili di brand o responsabili marketing possono essere intimiditi da questo panorama digitale innovativo.
Molti responsabili di brand gestiscono intelligentemente il loro marchio investendo tempo e denaro nella promozione, protezione e crescita della brand identity e della reputazione online. Si rendono conto, infatti, che la presenza di un brand in rete è intrinsecamente connessa al marchio stesso ed alla sua sopravvivenza.
Dall’altra parte, molte organizzazioni non hanno strategie concrete o focalizzate sulla gestione degli asset più importanti e intangibili: la loro presenza in rete.

Quindi, cos’è che rende un brand digitale o in cosa consiste la sua presenza in rete?
Tutti i portfolio di brand oggi sono digitali o quanto meno dovrebbero esserlo.
I brand dovrebbero considerare i loro asset digitali (nomi a dominio, piattaforme social media etc.) con una prospettiva olistica. L’approccio omnicomprensivo per la gestione del marchio come un’unica entità è al centro di tutte le strategie di protezione digitale del brand. Per gestire al meglio la presenza in rete di un marchio, si deve monitorare e gestire il portfolio domini (gTLD , ccRLD e IDN), controllare i marchi registrati e supervisionare i social media e naturalmente proteggere i propri asset digitali da abusi esterni o dal cattivo uso interno. Il solo modo per avere successo nello spazio digitale è gestire centralmente il proprio portfolio di asset digitali. Tutte le organizzazioni vogliono proteggere i loro brand con il minore sforzo possibile. Cercano di far crescere la portata del loro mercato, di entrare in nuovi mercati e allo stesso tempo di assicurarsi che i loro asset digitali siano al sicuro da attacchi fraudolenti in rete o da crimini informatici. Il che può essere un compito arduo per il responsabile di un brand internazionale a causa della grandezza e della complessità del portfolio degli asset digitali o della proprietà intellettuale.
La crescita a livello internazionale di una PMI crea altrettanti problemi proprio per il rafforzamento delle strategie di protezione digitale del brand. Molti potrebbero essere confusi e non sapere da dove cominciare. Inutile dire che, sia che si tratti di un marchio avviato o di una PMI in fase di sviluppo, il successo in ogni caso sta nell’efficacia delle strategie di protezione digitale del brand. In definitiva, investire in questo ambito significa spendere qualcosa in più per salvare cifre enormi.

Come si possono proteggere asset intangibili come quelli digitali?
Gestire il proprio portfolio digitale prevede tre step essenziali: monitoraggio, gestione, rafforzamento

1.Monitoraggio:
I nomi a dominio collegati al marchio registrato sono monitorati?
La sorveglianza del marchio e il monitoraggio sono essenziali per prevenire violazioni della proprietà intellettuale o l’abuso on line e per proteggere il proprio portfolio di nomi a dominio. Ricerca e supervisione continua sono fondamentali perché rendono subito consapevoli di un eventuale attacco da parte di terzi che vogliano minacciare la brand equity.
Però, chi è che monitora la reputazione on line? Sono stati creati strumenti per monitorare i social media e i network di peer to peer? Sono stati identificati casi di diffamazione del proprio brand? Una supervisione efficace a tutela della reputazione di un brand comporta il monitoraggio di tutto il web. Integrare strumenti per il monitoraggio on line permette di avere il polso della percezione in rete di un brand. Attivare report mensili su “cosa si dice in rete” permette di controllare la situazione e fare in modo di restare sempre al vertice delle nostre prestazioni sul web. Naturalmente per ottenere questo risultato è fondamentale un approccio proattivo.

2 Gestione:
Le aziende spesso non riescono a gestire in modo competente il loro portfolio di asset digitali perché molti responsabili di area in carico per la supervisione lavorano in modo isolato gli uni dagli altri. Gestire gli asset digitali è responsabilità di tre dipartimenti chiave all’interno di un’organizzazione: a. Responsabili Marketing/Brand, b. Ufficio legale, c. IT. In molte situazioni sono tre dipartimenti che lavorano a compartimenti stagni, non comunicando tra loro.
Adottare una strategia efficace di protezione del brand comporta che tutti e tre i dipartimenti lavorino insieme. Quando si gestisce un portfolio nomi a dominio, la comunicazione tra tutti e tre i dipartimenti è essenziale. Usare piattaforme centralizzate che aggreghino tutte le informazioni importanti sul portfolio migliorerà i processi di gestione. In molti casi, esternalizzare la gestione del portfolio a parti terze con esperienza e specializzazione nel settore può garantire migliori risultati di una gestione in-house.

3. Rafforzamento
Tutte le organizzazioni con presenza on line sono a conoscenza dei rischi che i loro marchi digitali corrono ogni giorno. I crimini informatici aumentano ogni anno e le spese in cui può incappare un brand sono davvero alte. Rafforzare una strategia di protezione digitale del brand assicura che le imprese mettano in atto attività di tutela per difendersi in caso di attacchi informatici. Il che permette loro di agire in modo efficiente ed efficace tutte le volte che è necessario. Attivare un approccio proattivo per rafforzare la tutela della proprietà intellettuale di un brand in rete serve a proteggere gli asset intangibili di quel brand. Recuperare nomi a dominio da terze parti può essere un processo complesso per chi non ha familiarità con l’UDRP. Avvalersi della consulenza di legali esperti che hanno una vasta esperienza in questo ambito farà risparmiare tempo e denaro e in ultimo ne beneficerà la presenza digitale del brand.

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Ci sono state diverse speculazioni nel corso degli ultimi anni in merito alla crescente importanza dei nomi a dominio per il successo di un’azienda. Provando a fare un po’ di chiarezza, qual è il vero valore dei nuovi gTLD per il mondo degli affari?

I vantaggi

SEO
I nomi a dominio sono fondamentali per la visibilità on line di una azienda. In altre parole, i nomi a domini sono un fattore strategico e determinante in termini SEO. Ogni giorno un ampio numero di dati ed informazioni si aggiunge alle numerose informazioni che compongono il WorldWideWeb. Per ottimizzare i risultati di ricerca, Google e altri motori di ricerca hanno bisogno di sviluppare parametri innovativi per qualificare i contenuti del web. I motori di ricerca usano sempre di più la durata o la longevità di una registrazione di dominio per identificare i contenuti più adatti, ciò in quanto generalmente i siti non validi hanno registrazioni di dominio temporanee. Quindi, un monitoraggio proattivo ed il rinnovo del portfolio domini esistente è cruciale per il SEO di un brand.

Migliorare la quota di mercato
A differenza dei budget di marketing, che sono onerosi, il branding con i gTLD ha costi contenuti ma comporta importanti vantaggi per il vostro brand. Il nuovo programma gTLD è di grande interesse per gli operatori del marketing perché permette la segmentazione della clientela, consentendo di creare campagne targettizzate e personalizzate. Questo significa che ottimizzare il portfolio domini è una ricetta vincente in termini di ROI.

Community Hubs
Espandere il proprio portfolio domini permette di accrescere ulteriormente le relazioni del brand con il proprio target di mercato attraverso la creazione di una community del TLD, come ad esempio .eco, .sport, .kids. I Community hubs o le community on line stanno crescendo progressivamente nello spazio digitale e mostrano un potenziale valore per l’incremento del volume di affari. La fidelizzazione del cliente e la relativa fiducia sono favorite quando un marchio si sincronizza con le opinioni e le prospettive del cliente stesso. Sviluppare il portfolio domini per facilitare la creazione di una community legata al TLD migliora ulteriormente questa dinamica e conseguentemente ne beneficia anche la brand identity.

Traffico Web
Ogni giorno, migliaia di potenziali clienti possono essere reindirizzati fuori dal vostro sito internet. Per esempio a causa di chi fa typo-squatting, ovvero acquista deliberatamente nomi a dominio che sono simili al nome a dominio del vostro brand con la speranza che un certo numero di utenti scriva o digiti male il nome di un sito internet quando naviga. L’antidoto on line per rimuovere la deviazione dal sito web consiste semplicemente nel registrare quante più varianti possibili del vostro nome a dominio e linkarle al vostro sito. Registrare questi “errori” di battitura permette di evitare che terze parti beneficino della vostra brands identity ed inoltre può determinare nuovi contatti e far trovare nuovi potenziali clienti.

Far crescere la quota di mercato con l’IDN
Con il rilascio negli ultimi anni dei nuovi nomi a dominio da parte dell’ICANN, è cresciuto il numero dei potenziali squatter di domini che cercano di beneficiare a loro vantaggio della vostra brand identity. Le registrazioni “preventive e difensive” servono a combattere questa potenziale minaccia. Ciò rende opportuno, per non dire necessario, considerare la possibilità di registrare una varietà di estensioni di nomi a dominio nei mercati mondiali. Questo include anche gli IDN o i nomi a dominio internazionalizzati (nomi a dominio scritti negli alfabeti nativi). In questo modo si garantirà che il vostro nome a dominio e le vostre risorse digitali siano al sicuro. Non solo, ciò servirà anche a massimizzare la visibilità del brand. Assicuratevi perciò di registrare tutti i vostri marchi nel Trademark ClearingHouse per evitare possibili violazioni. Avvalersi di una consulenza professionale per la gestione del portfolio dei nomi a dominio è quindi un investimento per la tutela ed il successo del vostro brand. Consultarsi con specialisti nella gestione del portfolio dei nomi a dominio è fortemente
raccomandato anche alla luce della crescita dei “prezzi predatori” nei periodi di sunrise delle registrazioni. Basti pensare che in alcuni casi il prezzo nei periodi di sunrise cresce in maniera decisamente alta, fino a circa 50 volte di più rispetto al normale prezzo. I titolari dei marchi dovrebbero quindi confrontarsi con esperti nell’ambito della registrazione dei nomi a dominio e del brokeraggio che terranno direttamente i contatti con i registri in questione.

 

 

dotNice – esperti nelle strategie di Digital Brand Protection
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