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Il rilascio dell’estensione di dominio .SUCKS ha sollevato una marea di preoccupazioni nel mondo di internet.
I brand mondiali hanno acquistato in via precauzionale il nuovo TLD nella speranza di tutelarsi dagli haters, domain-squatters o cyber criminali. L’estensione di dominio .SUCKS è ancora nel suo periodo di sunrise per le registrazioni e non sarà disponibile per l’acquisto da parte del grande pubblico ancora per qualche mese.
Nel corso di questi mesi dotNice ha seguito il dibattito. Proprio la scorsa settimana Apple ha acquistato apple.sucks, ed è solo l’ultimo dei tanti brand che hanno preventivamente registrato l’estensione per proteggere la loro brand identity e brand reputation. Gli altri brand internazionali includono, tra gli altri, Citigroup, Monsanto, Facebook, Microsoft e Hersheys.
Anche le celebrities sono saltate sul carro della brand protection nel tentativo di difendere la loro immagine, tra questi Kevin Spacey e la regina del brand management, Taylor Swift.
Alla base della polemica c’è il costo per l’acquisto dell’estensione del suo periodo di sunrise. In cosa consiste il periodo di Sunrise? Sostanzialmente si tratta di un periodo di grazia in cui i possessori di marchi hanno accesso prioritario all’acquisto delle estensioni di dominio appena rilasciate prima che queste diventino disponibili per il pubblico. Ad oggi sono passate tre settimane dei 60 giorni del periodo di sunrise, in cui solo i brand registrati presso la Trademark ClearingHouse hanno diritto di registrare l’estensione di dominio .SUCKS. Dopo i 60 giorni di sunrise, il nuovo TLD diverrà disponibile per chiunque e il suo prezzo si abbasserà in maniera considerevole. E questo è il punto chiave. I brand mondiali sentono di essere stati messi all’angolo e minacciati con una forma di intimidazione che suona più o meno così: “pagare ora o pagare in futuro con un rischio per la brand equity”.
Il registro Vox Populi detiene i diritti amministrativi per l’estensione .SUCKS ed è stato ampiamente criticato sulle politiche di pricing di questo TLD.
C’è chi dice che un fee annuale di $ 2,499 per mantenere il TLD . SUCKS somigli ad una estorsione. I brand dovranno pagare questa quota annuale per mantenere i diritti sui rispettivi domini.
Alla luce del caos e del clamore emersi, l’ICANN sembra stia cercando un modo per uscire dalla confusione che ha contribuito a creare. Nelle ultime settimane, l’ICANN si è rivolta infatti alla Commissione Federale per il Commercio e all’ufficio Canadese per i Consumatori per verificare la legalità dell’intera questione. Nel frattempo i brand trattengono il respiro.

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